Alla scoperta dell'Ararat e dei grandi carnivori
Quando: ven. 4 novembre, 19.00-20.00
Dove: Aula Magna
Il CAI, anche attraverso i suoi organismi centrali, ha da sempre un ruolo di primo piano nella conoscenza e divulgazione dell’ambiente montano e delle sue trasformazioni.
In questa occasione si presenteranno le recenti spedizioni al Monte Ararat della Commissione Alpinismo Giovanile e del Comitato Scientifico Centrale. La prima (2013) ha visto raggiungere la cima 12 ragazzi con 13 accompagnatori, la seconda (2014) ha visto numerosi ricercatori provenienti da diverse università italiane compiere una serie di rilievi e campionamenti di tipo geologico, glaciologico, biologico.
Un’altra iniziativa è rappresentata dal progetto “Grandi Carnivori” che vede coinvolto il Comitato Scientifico centrale e la Commissione Tutela Ambiente Montano, con il sostegno della Regione Lombardia. Nell’occasione si presenteranno i primi risultati, in particolare sulla conoscenza del lupo e sulla sua possibile convivenza con l’uomo.
Con:
Claudio Smiraglia
Dipartimento di Scienze della Terra
Università degli Studi di Milano
Comitato Scientifico Centrale CAI (MODERATORE)
I progetti CAI: Ararat e grandi carnivori
Gian Carlo Berchi
Direttore della scuola nazionale di Alpinismo giovanile, CAI
Consigliere centrale del Comitato centrale di indirizzo e controllo del CAI
Con i giovani del CAI sul Monte Ararat
Carlo Alberto Garzonio
Dipartimento di Scienze della Terra
Università degli Studi di Firenze,
Presidente Comitato Scientifico Centrale del CAI
Roberto Sergio Azzoni
Dipartimento di Scienze della Terra
Università degli Studi di Milano
Ararat: la spedizione del Comitato Scientifico Centrale: Glaciologia e Geomorfologia
Andrea Franzetti
Dipartimento di Scienze dell'Ambiente e del territorio e di Scienze della Terra
Università di Milano-Bicocca
Missione Ararat: la spedizione del Comitato Scientifico Centrale del CAI
Luca Pellicioli
Medico veterinario
Comitato Scientifico Centrale CAI e Gruppo Grandi Carnivori (GGC) CAI
Alpi e animali selvatici: quale futuro?
credits foto:
Michele Pregliasco (ONC), www.digilands.it
Eraldo Meraldi